Colore Capelli Capellocromia
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Di tanto in tanto veniamo travolti dalla voglia di cambiare look. E i modi per dare una ventata di aria fresca al nostro aspetto sono tanti, che si tratti del rinnovamento del nostro armadio o di un nuovo modo di truccarsi (e in tal caso vi consigliamo di dare un’occhiata qui). Il più delle volte, però, quello di cui sentiamo di avere davvero bisogno è un cambio di acconciatura. E in effetti un taglio (a proposito, ti consigliamo anche la nostra guida su come scegliere il taglio adatto al viso) o un colore differente possono essere un turning point nella vita di ognuno di noi. Ma scegliere il colore giusto non è sempre facile. Ecco allora che la capellocromia (ovvero l’armocromia dei capelli) può darci delle indicazioni utili.

Vi è mai capitato di andare dal parrucchiere e uscirne come nuovi? Ok, capita anche che possa succedere qualche disastro, e che ci colpisca un momento di tristezza cosmica. Ma se il parrucchiere vi saprà consigliare e anche voi sapete che cosa volete allora non dovete temere, non avrete brutte sorprese. 

Nel caso in cui invece siate indecisi e abbiate mille idee o possibilità che vi frullano in testa, o, al contrario, nessuna, qualche consiglio forse ve lo possiamo dare. Perché decidere che cosa fare non è sempre semplice, e le variabili in gioco sono tante. Ed è bene prenderle in considerazione tutte, così da orientarsi al meglio e non sbagliare.

Prima di iniziare però ci sentiamo di darvi un piccolo suggerimento: non sottovalutate mai la bellezza del capello naturale. Il colore base dei nostri capelli è quello giusto per noi, in quanto si intona perfettamente con le altre tinte del nostro corpo. Quindi, se volete cambiare va benissimo, e noi siamo qui per questo. Ma tenete bene a mente che tante volte la soluzione più semplice è la migliore, come dice anche il famoso principio del rasoio di Occam. Ma ora bando alle ciance, disfiamoci dei rasoi e abbracciamo i colori: la nostra testa ha bisogno di un cambio di rotta.

L’Armocromia

La cosa in assoluto più importante nella complicata scelta della tinta giusta riguarda l’armocromia. Questa è una disciplina particolarmente importante quando si tratta di scegliere l’abbinamento dei colori, e si basa sull’osservazione dell’armonia che i colori del nostro corpo creano. Riuscire a capirne il meccanismo alla base ci permette di adottare i giusti criteri nella scelta dei vestiti da indossare, del trucco da fare e anche della tinta, al fine di valorizzare al meglio noi stessi.

L’armocromia fa la sua prima comparizione negli anni Trenta, a Hollywood. Con l’arrivo del Technicolor i costumisti del cinema iniziarono a interrogarsi su quale fosse il modo più adatto a far risaltare gli attori e le attrici in scena. Emerse da questi tentativi che una certa combinazione di colori era in grado di donare luce ai protagonisti di un film, valorizzando al meglio i loro colori e facendoli apparire ancora più belli di quanto già non fossero. 

Negli anni ‘40, Helena Rubinstein ed Elizabeth Arden, pioniere della cura della pelle e del trucco per il consumo di massa, cominciarono a mostrare nelle locandine pubblicitarie gli abbinamenti tra le nuance di rossetti e i colori della pelle, occhi e capelli, che donassero una luce nuova alle donne e le facessero risaltare. Più in là col tempo, questi primi studi sul colore vennero approfonditi. Johannes Itten, esponente della corrente artistica che prende il nome di Bauhaus, mise nero su bianco i risultati delle proprie ricerche, rendendo pubblico il suo lavoro nel 1961, con il titolo ‘Arte del Colore’. Questo testo sancisce una pietra miliare per l’armocromia, in quanto in esso Johannes stabilì delle regole che aiutavano a districarsi nel complicato campo dei colori.

Negli anni Settanta Bernice Kentner scrisse ‘Color Me a Season’, un testo che divenne ben presto un must per chiunque volesse imparare l’arte dell’abbinamento dei colori. Questo libro, infatti, ispirò la nascita di una teoria che rivoluzionò il concetto del colore, la Seasonal Theory. Secondo questa idea, le persone sono suddivisibili in quattro macrocategorie che corrispondono, come suggerisce il nome, alle 4 stagioni atmosferiche: estate, inverno, primavera e autunno. Ogni stagione è caratterizzata da una serie di colori e sfumature proprie, che va appunto a formare la palette stagionale. Il fondamento di questa teoria è l’analisi delle colorazioni fisiche, ciascuna caratterizzata da una diversa luce, a cui vengono abbinate le migliori tonalità adatte alla loro valorizzazione.

La teoria delle quattro stagioni di Berenice Kentner è stata oggi superata da quella delle dodici stagioni introdotta da Mery Spilolne, consulente di immagine, a sua volta superata da quella delle 16 stagioni di Ferial Youakim. 

Noi comunque preferiamo, per semplicità, soffermarci alla teoria delle 4 stagioni di Berenice Kentner.

A che stagione appartieni?

“Tutto molto interessante – penserete voi – ma come capire a che stagioni appartengo?”
Vediamolo assieme, ricordando che, benché la teoria sia stata formulata pensando al genere femminile, anche per gli uomini valgono le medesime indicazioni. 

Le cose da tenere in considerazioni per capire a quale stagione si appartiene sono quattro:

  • Sottotono pelle: il sottotono può essere caldo o freddo. Si stabilisce osservando le vene, se queste sono verdognole probabilmente il sottotono è caldo, mentre se sono bluastre è freddo. Anche la parte bianca dell’occhio (sclera) è un indicatore, in quanto se è candida il sottotono è probabilmente freddo, se un po’ ingiallita è caldo. Anche le labbra sono un rilevatore del sottotono. Sono color pesca? Allora il sottotono è caldo. Sono tendenti al violaceo? In questo caso il sottotono è freddo. 
  • Valore cromatico: quando si parla di sottotono non si tiene conto del valore cromatico, che indica invece se si è tendenzialmente chiari o scuri. Questo significa che, per esempio, un sottotono caldo, che ha tendenzialmente un’abbronzatura dorata, potrebbe invece essere molto molto chiaro, e viceversa con una persona con il sottotono freddo, la cui pelle potrebbe essere olivastra.
  • Intensità: questo parametro tiene conto della saturazione, che può essere alta o bassa. In pratica indica quanto è forte e carico il colore. Nel caso l’intensità sia alta ci troviamo di fronte a tinte intense e ricche, in caso contrario chi ha colori più spenti e tenui avrà un’intensità bassa.
  • Contrasto: è l’indicatore più semplice e si divide in alto e basso. Se una persona è pallida e ha i capelli molto scuri allora il contrasto sarà alto, se invece la pelle di tonalità media si accompagna a capelli, per esempio, castani allora siamo di fronte a una persona con contrasto basso.

Bene, ora abbiamo visto gli indicatori da tenere in considerazione. Ora procediamo con la classificazione vera e propria. Tenendo a mente quello che vi abbiamo detto cercate di capire in che categoria siete e seguite i consigli appositi.

Primavera

  • Sottotono pelle: caldo
  • Valore cromatico: chiara
  • Intensità: alta
  • Pelle: chiara, media con sottotono caldo
  • Occhi: verdi, azzurri, nocciola
  • Capelli: castano chiaro e biondo con riflessi dorati
Armocromia Capelli Primavera

Le persone primavera sono caratterizzate da colori radiosi, chiari ma caldi. Si può giocare con l’intensità, quindi tinte belle accese sono ben valorizzate.

Colori da evitare: nero, grigio scuro e in generale tutte le tinte che spengono.
Colori da usare: rosso, l’arancione, azzurro, avorio, cammello, terracotta, verde mela.

Il colore di capelli più adatto a una Primavera è solitamente un biondo non troppo scuro e dorato. Vietato il nero, il rosso e il biondo freddo.

Estate

  • Sottotono pelle: freddo
  • Valore cromatico: chiaro
  • Intensità: bassa
  • Pelle: chiara con sottotono freddo
  • Occhi: azzurri, verdi, grigi
  • Capelli: biondo chiaro e castano medio con riflessi cenere
Armocromia Capelli Estate

Le persone estate hanno un sottotono freddo con colori chiari. Quindi ben si sposano le tinte pastello e le tonalità scure e fredde.

Colori da evitare: avorio, arancione, ocra, marrone.
Colori da usare: lavanda, celeste, rosa cipria, verde acqua, malva, prugna, grigio tortora, blu lavagna.

Per le Estate il consiglio che vi diamo è quello di evitare di scurire il capello. Meglio enfatizzare il biondo naturale con qualche colpo di sole che elimina l’effetto cenere.

Autunno

  • Sottotono pelle: caldo
  • Valore cromatico: scuro
  • Intensità: bassa
  • Pelle: chiara, media, scura con un sottotono caldo
  • Occhi: marrone scuro, verdi, nocciola
  • Capelli: castani e rossi con riflessi caldi
Armocromia Capelli Autunno

Le persone autunno, grazie al loro incarnato e al contrasto basso, sono una tela perfetta per i colori caldi e avvolgenti, come le tinte della terra.

Colori da evitare: viola, grigio, blu, colori pastello, fucsia.
Colori da usare: cammello, bronzo, arancione, beige, verde oliva, oro, giallo dorato, corallo.

Il capello è di un bel castano dorato, sarebbe meglio evitare quindi di scurire o schiarire ulteriormente. Le sfumature nocciola enfatizzano gli occhi e l’incarnato.

Inverno

  • Sottotono pelle: freddo
  • Valore cromatico: scuro
  • Intensità: alta
  • Pelle: olivastra o di porcellana
  • Occhi: castani scuri, neri, grigi o azzurri, in contrasto con i capelli
  • Capelli: castano scuro e nero, con riflessi freddi
Armocromia Capelli Inverno

Le persone inverno sono caratterizzate da capelli scuri, in contrasto con la pelle, che però, se ben abbronzata può diventare olivastra. I colori che stanno bene sono brillanti e freddi.

Colori da evitare: arancione, nocciola, oro, beige, marrone.
Colori da usare: blu, grigio, viola, nero, bianco ghiaccio, celeste, antracite, smeraldo.

Altamente consigliato il capello scuro e nero, soprattutto quello naturale. È preferibile prediligere un bel colore marcato e profondo, evitando schiariture e colorazioni calde.

In conclusione

Con questa panoramica sarete ora in grado di capire a che stagione appartenete e di regolarvi di conseguenza. Tenete bene a mente però che il colore è emozione, sentimento, bagaglio esperienziale, e se volete utilizzare qualche altro colore, che non rientra nella vostra stagione, non dovete farvi problemi. Certo, le categorie sono utili per un’indicazione generale, ma non costituiscono un dogma.
La felicità è solo e solamente vostra e alla fine la cosa più importante è sentirsi bene con sé stessi. 

Una cosa fondamentale da tenere sempre bene a mente però è quella di curare i propri capelli. Il che significa lavarli quando ne hanno bisogno (usare lo shampoo in maniera eccessiva li potrebbe rovinare), nutrirli con prodotti adatti a loro e di buona qualità, e non esagerare troppo con le tinte. Spesso per fare un colore bello acceso bisogna decolorare i capelli e, benché i prodotti siano nel tempo molto migliorati e siano meno aggressivi rispetto a un tempo, è comunque un attacco nei confronti della nostra chioma. 

Attenzione, non vi stiamo dicendo di non tingervi, affatto! Solamente fatelo con criterio: insomma non decolorateli ogni volta che andate dal parrucchiere.

Un colore nuovo può dar luce al vostro volto, al vostro fisico, alla vostra vita! Quante volte vi capita di incrociare persone che, dopo aver cambiato colore, sembrano totalmente rinnovate? Scegliere il colore giusto può darvi un boost di fiducia incredibile. E questa guida che vi abbiamo indicato è utile anche per i vestiti e il trucco, non solo per i capelli. Usatela bene e vedrete che cambiamento! E sperimentate, sperimentate, sperimentate. Del resto, come ha detto il premio Nobel per la letteratura Hermann Hesse: ‘La natura ha migliaia di colori, e noi ci siamo messi in testa di ridurne la scala solo ad una ventina’.

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